La chirurgia dei vizi refrattivi ( miopia,
ipermetropia, astigmatismo e presbiopia) è attualmente la chirurgia più
effettuata al mondo e non solo in ambito oculistico.
Nella maggior parte dei casi per la correzione dei suddetti
difetti viene utilizzato il Laser ad eccimeri che si serve di un laser ad
elevata energia per vaporizzare il tessuto corneale in modo da modificarne la
forma e quindi eliminare il difetto visivo.
Il Laser ad eccimeri è in grado di correggere la maggior
parte dei vizi di refrazione a patto che vi siano le giuste condizioni
anatomocliniche che ci faranno eseguire un intervento
scevro da rischi.
Oltre ad un’accurata visita con misurazione della vista,
realizzata anche in ciclopegia (dilatando la pupilla del paziente), è opportuno
effettuare una topografia corneale (meglio se con un Pentacam), una pachimetria
corneale (misurazione dello spessore della cornea) ed una pupillometria. Tali esami permettono di
escludere condizioni anatomiche che potrebbero determinare l’insorgenza di
complicanze postoperatorie.
L’intervento si effettua in anestesia topica (mediante
instillazione di gocce di anestetico), è ambulatoriale e fondamentalmente
indolore.
Le tecniche che si utilizzano con il Laser ad eccimeri sono
fondamentalmente tre:
· la PRK, attualmente la tecnica più
utilizzata, consistente nella rimozione preliminare dell’epitelio della cornea
per poi far agire il laser sullo stroma
corneale che ne modifica la curvatura, ha una bassissima incidenza di
complicanze e comporta bruciore e sensazione di corpo estraneo nelle 48/72 ore
successive;
· la Lasik, che prevede la creazione di
uno sportello corneale, costituito dall’epitelio e un sottile strato di stroma,
creato o da un microcheratomo dotato di lama o da un laser (intralase), che
viene sollevato e, dopo aver fatto agire il laser sullo stroma corneale, viene
riposizionato nella posizione iniziale;
· Di ultima
introduzione il Femtolasik. Un laser che sfrutta una nuova tecnologia nel campo
dei trapianti di cornea lamellari e della chirurgia refrattiva
A differenza della
tecnica LASIK tradizionale che veniva effettuato un taglio con una lama da
bisturi , con il laser Femtosecondo, il taglio viene fatto con il laser, con
una precisione al millesimo di millimetro senza sviluppo di calore, a tutto
vantaggio della sicurezza . Il laser pulsato a femtosecondi, è un laser a luce
infrarossi con spots della grandezza di pochi micron e di breve durata,
inferiore rispetto ai laser ad eccimeri.
Sfruttando la
precisione di taglio , il laser trova applicazione come sostituto del
microcheratomo nella creazione del
sottile sportellino corneale
di 100 microns , che si crea
quando viene eseguita una Lasik.
Il Femtolaser è
utilizzato nella preparazione dei tunnel corneali, preparatori all’inserimento
degli anelli intrastromali per la correzione del cheratocono.
Nel trapianto di cornea
permette di personalizzare il trattamento alla singola cornea, variando sia la
profondità che la conformazione del taglio
· Corregge i tre più
diffusi difetti visivi: miopia, ipermetropia ed astigmatismo
In via
sperimentale i trattamenti intracorneali
per la correzione dell presbiopia.
I risultati sono
molto incoraggianti e se saranno confermati si potrà risolvere anche il
problema della presbiopia. Un problema
delle persone con età superiore ai 40 anni che sono obbligati ad utilizzare
occhiali per la visione da vicino.
· Il recupero è
rapidissimo, il giorno successivo all'intervento, la gran parte dei pazienti
operati è in grado di vedere 10/10.
· Nel
post-operatorio si possono verificare alcune ore di disagio ma si è già in grado
di riprendere le proprie normali attività.
Con la tecnica
precedente di PRK, ad oggi ancora valida, si verificano alcune volte dolori e
bruciori ed il recupero è più lento.
· la Lasek, consistente in una lasik in cui
lo sportello è costituito solo dall’epitelio.
Ognuna di queste tre tecniche ha dei vantaggi e degli
svantaggi e spetta allo specialista giudicare quale di esse sia più consona al
caso.
Quando i difetti della vista superano le capacità di
correzione del laser ad eccimeri, bisogna ricorrere a tecniche alternative,
quali l’inserzione intraoculare di lenti correttive associate o meno alla
sostituzione del cristallino naturale. Anche in questo caso la valutazione
della soluzione più idonea è a discrezione del chirurgo.
L’Oculistica della Casa di Cura Gepos, guidata dal dottor Giorgio Cusati , prescelta come compartecipante di uno studio multicentrico, ha ottenuto risultati positivi. Lo studio clinico mirava a indagare l’efficacia di una terapia post operatoria per la cataratta che non si basasse sulla somministrazione di colliri antibiotici di sintesi, in maniera tale da evitare l’eventuale sviluppo di ceppi resistenti.
Il dottor Giorgio Cusati e la sua equipe, selezionati in base all’altissimo numero annuale di interventi eseguiti presso la Casa di Cura telesina, hanno così utilizzato sui pazienti un collirio a base di ossigeno attivo.
Il farmaco, privo di antibiotici di sintesi, si è dimostrato efficace nel ridurre la carica batterica del sacco congiuntivale a valori bassissimi, per cui sicuri per la chirurgia, paragonabili a quelli ottenuti con la somministrazione del farmaco tradizionale.
“Dai risultati restituiti dallo studio, possiamo affermare di essere stati in grado di effettuare una terapia preoperatoria efficace. Contemporaneamente, abbiamo evitato la diffusione di ceppi resistenti. Una riuscita che ci incoraggia nel proseguire la strada non solo della prevenzione e della cura per il paziente: vogliamo portare avanti lo studio di terapie innovative per migliorarne ulteriormente il percorso. Siamo tra i centri che effettuano, proporzionalmente alle nostre dimensioni, tra i numeri più elevati di interventi chirurgi. Un bacino di studio ampio e un motivo di orgoglio per i risultati che riusciamo a garantire”.
Giorgio Cusati è iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Benevento dal 1997. E’ membro della Società Oftalmologica Italiana dal 1993. Fa parte dell’ American Academy of Ophthalmology dal 2002. E’ componente della Sitrac (Società Italiana Trapianto di Cornea) dal 2000, della Sicsso (Società Italiana Cellule Staminali e Superficie Oculare) dal 2007. E’ iscritto all’Rscrs (European Society Cataract and Refractive Surgery) dal 2000 e all’ Ascrs (American Society Cataract and Refractive Surgery) dal 2003.
Il Dott. Giorgio Cusati, ha partecipato allo studio clinico multicentrico come : Sperimentatore Principale allo Studio Clinico Multicentrico ‘ELOOM’ sulla Profilassi Operatoria della Cataratta .
E' stato inserito fra i 20 centri sperimentali italiani del gruppo di studio ELOOM (Efficacia dell'olio liposomiale ozonizzato sulla flora microbica oculare prima dell'intervento di cataratta).
Un'ulteriore attestato della continua ricerca e attenzione alle nuove terapie che conferma Giorgio Cusati fra le eccellenze a livello nazionale per la chirurgia di cataratta.