B.U.T. sta per Break Up Time, cioè il tempo di rottura del
film lacrimale. Può essere considerato come indice di qualità della stabilità
del film lacrimale.
Si studia alla lampada a fessura verificando appunto
"la rottura" del film lacrimale, cioè la presenza di una macchia
secca entro circa 10 secondi successivi ad un ammiccamento.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: tutte
Il campo visivo computerizzato è un esame che consente di
valutare la funzionalità della retina e
del nervo ottico.
Il campo visivo permette di quantificare e rilevare le
perdite assolute e relative di sensibilità retinica, evidenziando gli eventuali
difetti periferici o centrali.
E' estremamente utile per valutare non solo l’esordio, ma
anche la progressione di una malattia
potenzialmente invalidante come il glaucoma.
Viene, inoltre, utilizzato per studiare le alterazioni
campimetriche che si riscontrano nelle patologie neurologiche (neuriti ottiche,
edema della papilla, adenoma ipofisario etc) e nelle affezioni
cerebro-vascolari (ischemia del nervo ottico).
Sedi in cui viene effettuato l’esame: San Giorgio Medical Center, studio di Cerreto, di Montesarchio.
La capsulotomia è un trattamento effettuato con un
particolare laser detto yag per la terapia della cataratta secondaria.
La cataratta secondaria è un'evenienza che sopraggiunge in
una certa percentuale dopo l'intervento di cataratta.
In questo caso la capsula su cui poggia il cristallino
artificiale impiantato, si opacizza determinando appunto la cataratta
secondaria che provoca un annebbiamento della vista.
Tramite una serie di precisi spot laser, la capsula
posteriore viene aperta come una tenda, lasciando un'ampia finestra in cui il
cristallino artificiale è perfettamente trasparente.
Il trattamento è ambulatoriale ed assolutamente indolore.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: San Giorgio Medical Center.
PRENOTA L'ESAME
La curva tonometrica consiste nella misurazione della
pressione intraoculare effettuata ad
intervalli regolari per più volte durante il corso della giornata.
Questo esame permette di individuare eventuali importanti
variazioni della pressione intraoculare durante l’arco della giornata. E' un
esame utile pertanto nella diagnosi e nel follow up del glaucoma.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: tutte.
L'ecobiometria è un esame preparatorio per l'intervento di
cataratta o di lensectomia a scopo refrattivo.
Misura la lunghezza del bulbo oculare e consente di
calcolare il potere del cristallino da impiantare. L'esame è indolore e rapido.
Esistono alcuni casi in cui non tutte le parti dell’occhio sono visibili ai normali e più diffusi test oculistici, per esempio in caso di opacità corneali o del cristallino: ecco perché a volte potrebbe esserci bisogno di un esame che permetta allo specialista di avere una visione del bulbo approfondita.
Si valutano in tal modo eventuali anomalie della retina,
della coroide e del nervo ottico. Dopo l'esame può presentarsi una leggera
colorazione della cute e delle urine che sparisce dopo circa un paio di ore.
Il mezzo di contrasto può causare una reazione allergica
pertanto è importante eseguire l'esame a digiuno e dopo terapia
desensibilizzante.
PREPARAZIONE ALL’ESAME
Prima di eseguire una fluorangiografia è necessario
sottoporsi ad alcuni esami:
·
glicemia
·
azotemia
·
creatininemia
· proteinuria
di Bence Jones
·
elettrocardiogramma relazionato.
Il paziente deve seguire una terapia antiallergica e
digiunare nelle 5 ore precedenti all'esame.
La fotocoagulazione Laser permette:
la distruzione selettiva dei tessuti patologici (aree di
ischemia, neoformazioni);
l’obliterazione dei vasi anomali (angiomi, aneurismi,
membrane neovascolari, ecc.);
la formazione di cicatrici resistenti corioretiniche
(prevenzione di distacchi di retina, limitazione di retinoschisi, ecc.);
coagulazione per distruzione dell’epitelio pigmentato.in
alcune patologie come le occlusioni venose o la retinopatia diabetica viene
condotta in modo mirato sulle alterazioni microvascolari responsabili
dell’edema, al fine di ottenere l’obliterazione delle stesse.
Quando l’area di edema risulta particolarmente estesa il
trattamento viene condotto mediante spot non confluenti disposti a griglia
(fotocoagulazione a griglia).
La fotocoagulazione laser delle aree retiniche che
fluorangiograficamente risultano non irrorate, consente di combattere i fattori
responsabili dei neovasi. Si deve procedere per gradi con una fotocoagulazione
graduale di tutta l’ischemia retinica. Successivamente il trattamento potrà
essere esteso fino ad interessare una gran parte della retina (fotocoagulazione
panretinica).
Sedi in cui viene effettuato l’esame: San Giorgio Medical Center, Studio di Cerreto, di Montesarchio.
PRENOTA L'ESAME
L'iridotomia eseguita con lo yag laser consiste nel
praticare un forellino all'interno dell'iride, che consente un passaggio
facilitato dell’umore acqueo dalla camera posteriore alla camera anteriore.
Può essere effettuata per risolvere un attacco acuto di
glaucoma e nei glaucomi a rischio di chiusura d’angolo.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: San Giorgio Medical
Center.
La microperimetria è un’indagine diagnostica non invasiva
che permette di creare una mappa della sensibilità della retina centrale.
Consente di studiare la fissazione ed è pertanto un esame
particolarmente indicato per lo studio delle patologie causa di ipovisione.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: San Giorgio a Cremano.
Si tratta di un'area dedicata alle problematiche legate
all'ipovisione derivante da patologie retiniche o da ambliopia. La
riabilitazione visiva viene eseguita con diverse metodiche, tra le quali la
fotostimolazione con metodica flashing. Racchiude un progetto ritagliato sulle
esigenze specifiche di ciascun paziente.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: Tutte.
E’ un esame diagnostico per la valutazione del disco ottico
e dello strato delle fibre nervose retiniche (RNFL). Viene eseguito con la
tomografia a coerenza ottica ed è particolarmente utile nella diagnosi precoce
del glaucoma.
Sedi in cui viene effettuato l’esame: San Giorgio Medical
Center, di Cerreto, di Montesarchio.
Che cos’è un test genetico?
Per test genetico si intende l'analisi del DNA individuale a
scopo clinico. Tale analisi consente di evidenziare alterazioni correlate con
patologie o disturbi ereditabili (mutazioni e polimorfismi). Questa definizione include gli screening
prenatali, neonatali e dei portatori ed i test sulle famiglie a rischio. I
risultati di queste indagini si possono applicare alla diagnosi ed alla
prognosi di malattie ereditarie, alla predizione del rischio-malattia ed
all'identificazione dei portatori sani.
Esistono tre tipologie principali di test genetico: i test
diagnostici, che stabiliscono la presenza di patologie in atto, i test
preclinici (o presintomatici), che rilevano alterazioni patologiche prima che
si manifestino i sintomi della malattia, ed i test di suscettibilità per una
malattia o del rischio di contrare la stessa. A quest’ultimo gruppo
appartengono tutti quei test che forniscono informazioni probabilistiche sulla
predisposizione genetica e comprendono anche i Test genetici relativi alla
DMLE.
AMD genetic test 6
Approfonditi studi di screening del genoma umano hanno
permesso di identificare diverse regioni del DNA in cui sono allocati geni le
cui varianti o polimorfismi permettono di predire un possibile futuro sviluppo
di AMD. Una analisi comparata di decine di migliaia di fattori genetici in
pazienti con AMD ed in soggetti sani ha permesso di identificare un numero
limitato di polimorfismi correlati alla AMD nella sua forma avanzata.
AMD Genetic Test 6 è un test che valuta 6 polimorfismi in 5
geni e permette di stimare il rischio genetico di insorgenza e progressione
della Degenerazione Maculare.
La conoscenza acquisita del rischio genetico per la
Degenerazione Maculare implica una attenta valutazione di tutti i fattori di
rischio (Età, fumo, obesità, esposizione eccessiva alla luce solare, ecc…) allo
scopo di mettere a punto strategie terapeutiche tali da prevenire la perdita
della funzione visiva.
Questo giustifica una analisi genetica dei polimorfismi per
la valutazione del rischio di sviluppare AMD prima che si presentino i sintomi,
e ciò sia nei soggetti esposti a fattori predisponenti che in quelli
appartenenti a famiglie affette.
In caso di familiarità per AMD o di esposizione a fattori di
rischio, è utile valutare insieme al proprio oculista, l’opportunità di
effettuare il test per la valutazione del rischio genetico.
Modalità di prelievo per il TEST AMD
Il DNA sul quale si effettua il test genetico DMLE viene
ottenuto tramite un comune tampone orale. L’operazione è molto semplice,
rapida, non invasiva e del tutto indolore. Essa consiste nell’utilizzo di uno
spazzolino morbido monouso sterile che viene sfregato per pochi secondi contro
la parete interna delle guance. Tale operazione consente di ottenere dalla
mucosa orale piccole quantità di cellule contenenti il DNA del soggetto, che
verrà estratto e sottoposto all’indagine genetica.
(tratto dal sito del produttore OOgroup.it)
Il test si effettua in tutte le sedi in cui operiamo,
maggiori informazioni alla pagina sedi.